HomeCult MovieLo squalo compie 50 anni: scopriamo tutto sul Cult di Spielberg

Lo squalo compie 50 anni: scopriamo tutto sul Cult di Spielberg

Lo squalo (1975) di Steven Spielberg compie 50 anni. Ripercorriamo insieme il successo del capolavoro di Spielberg che ha terrorizzato un’intera generazione.

Lo squalo – Trama

Tratto dall’omonimo romanzo di Peter Benchley, Lo squalo si svolge ad Amity, cittadina balneare che viene terrorizzata da un grande squalo bianco che miete vittime a largo delle spiagge. Il capo della polizia Brody (Roy Scheider) vorrebbe chiudere gli stabilimenti balneari, ma il sindaco non è d’accordo. Inizia allora una feroce lotta contro il tempo per catturare lo squalo prima che possa soddisfare ancora la propria sete di sangue.

Lo squalo – Recensione

Lo squalo è un film archetipico nel cinema dell’orrore, per il modo in cui si approccia alla rappresentazione del mostro. Il mostro c’è, la sua presenza aleggia per tutto il film, ma per molto tempo non lo vediamo mai. Viene evocato dal sonoro extradiegetico, una musica entrata nell’immaginario collettivo. Continuamente richiamato dalle parole dei protagonisti, Spielberg decide di tenerlo relegato al fuori campo per lungo tempo.

Perché questa scelta? Per far montare l’attesa sicuramente perché l’immaginazione di chi guarda il film può essere più spaventosa rispetto alla rappresentazione su schermo. Perché ciò di cui non conosciamo la natura ci spaventa di più di ciò che invece comprendiamo.

Tutto vero, ma va tenuto conto che la decisione di Spielberg di mostrare lo squalo solo ad un certo punto consente anche una divisione narrativa all’interno del film. La prima parte, quella ambientata sulla terra ferma, è il racconto di un uomo che cerca di avvertire una cittadina di un imminente pericolo, mentre quelle persone, e in particolare il sindaco, non vogliono dargli retta.

Lo Squalo

I richiami ai classici

È la sezione più politica del film, che richiama il dramma Un nemico del popolo di Henrik Ibsen del 1882. L’opera racconta di un personaggio che scopre che le acque termali della cittadina in cui vive sono contaminate. Cerca di mettere in guardia i suoi concittadini, ma l’intera cittadinanza gli si rivolta contro per mantenere il segreto.

La seconda parte, invece, ambientata in mezzo al mare, racconta la caccia allo squalo, è la sezione più fisica del film, in cui i richiami intertestuali vanno a Moby Dick. Il personaggio di Quint è chiaramente ispirato al Capitano Achab di Moby Dick; come quest’ultimo, vuole la sua vendetta contro l’animale che ha martoriato il suo corpo.

Lo Squalo di Spielberg trasforma il mare in una distesa di terrore. La sola superficie marina diventa un velo di mistero che si svela piano piano nel corso della narrazione. Spielberg lo racconta tramite dei personaggi che in fin dei conti sono degli agenti al servizio della storia. Anche alla fine, nel momento di massima tensione, quando l’uomo vince su quella natura che si è ribellata al suo dominio.

Lo Squalo

Registicamente Spielberg prende in prestito soluzioni da grandi autori che l’anno preceduto. Tra questi merita di essere citato Alfred Hitchcock e il suo effetto vertigo, ma il riferimento a Hitchcock non finisce qui. Anche Hitchcock aveva raccontato la ribellione della natura sull’uomo, in Gli uccelli (1963): se in quel film Hitchcock ricorreva spesso alle inquadrature dall’alto, Spielberg, quasi in maniera speculare, ricorre spesso e volentieri ad angolazioni dal basso. Questa scelta favorisce l’idea di una minaccia che arriva dal basso, dagli abissi del mare, un pericolo che noi non possiamo controllare, perché nascosto sotto la superficie.

Lo Squalo

Lo Squalo – il film archetipo dell’horror estivo

Negli anni si è sviluppato quello che potremmo riconoscere come un vero e proprio sottogenere dell’horror, ovvero l’horror estivo, quei film dell’orrore che hanno come punto di partenza il viaggio di un gruppo di personaggi verso una località estiva (in questo articolo vi abbiamo già parlato di questa particolare categoria di film, proponendovi anche alcuni esempi del genere). Spesso questi film vedono anche una coincidenza tra l’ambientazione e il periodo di distribuzione, venendo mandati nelle sale proprio tra giugno e settembre, un po’ come avviene con i film natalizi. Lo squalo uscì negli Stati Uniti proprio all’alba della stagione estiva, esattamente 50 anni fa e per la precisione il 20 giugno 1975.

PANORAMICA RECENSIONE

regia
soggetto e sceneggiatura
interpretazioni
emozioni
Isabella Accorsi
Isabella Accorsi
Nasco come content creator e da sempre sono innamorata della settima arte. Appassionata di film che raccontano storie vere e delle commedie intelligenti, non rifiuto mai la visione di un buon thriller o un ottimo blockbuster.

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