Lars von Trier, regista danese, è certamente uno degli autori più geniali, controversi, enigmatici, provocatori ed influenti del panorama cinematografico contemporaneo.
Il suo cinema disturba ma attrae, è un’arte rivoluzionaria e sublime, sempre in grado di ammutolire lo spettatore, che non può far altro che rimanere esterrefatto.
Recentemente purtroppo la casa di produzione di Lars von Trier, la Zentropa, ha pubblicamente annunciato che il regista soffre del morbo di Parkinson: sarà per lui dunque molto difficile mettersi al lavoro su nuovi progetti.

C’è però una buona notizia per i fan del grande regista danese: alcuni suoi film torneranno a breve in sala.
La casa di distribuzione Movies Inspired, al momento impegnata al cinema con As Bestas, La cospirazione del Cairo e a breve Pacifiction, ha infatti reso noto ieri- giorno del 67esimo compleanno di Lars von Trier- che distribuirà nei cinema alcune pellicole del regista.
Ecco la lista completa: L’elemento del crimine, Epidemic, Europa, Le onde del destino, Idioti, Dancer in the Dark, Dogville, Manderlay, Il grande capo, Antichrist, Nymphomanic 1 e 2 e la serie tv The Kingdom (Il regno), compresa la terza parte, presentata in anteprima a Venezia lo scorso settembre.
Sostanzialmente quasi tutta la filmografia di Lars von Trier, esclusi l’ultimo film- La casa di Jack– e lo splendido Melancholia, entrambi molto celebri.
Lars von Trier a Cannes: un rapporto controverso
Ci si domanda dunque il perché dell’assenza di queste due opere, entrambe presentate a Cannes. La casa di Jack segnò il ritorno di Lars von Trier, definito dal Festival “persona non grata” per via di alcune dichiarazioni sul nazismo alla conferenza di presentazione di Melancholia nel 2011: venne espulso da Cannes, per essere poi reintrodotto alcuni anni dopo.
Nel 2014 il regista si presentò sul red carpet della Berlinale con una t-shirt con la scritta “persona non grata- official selection”.
Nel 2018 La casa di Jack, nella Sélection officielle, categoria Fuori Concorso, non vide però uno scenario più ordinario: alla prima proiezione, tra le urla, ci fu un esodo di circa 100 persone.
Il cineasta danese nel 2000 vinse, grazie a Dancer in the dark, la Palma d’Oro.
La stranezza di Lars von Trier molto probabilmente diverte il pubblico, ma non bisogna dimenticare che ciò che alimenta la fama del regista è soprattutto la sua grande professionalità ed il suo talento. Rivedere i suoi lavori, in versione restaurata, è senza dubbio un’ottima opportunità per tutti gli appassionati. Si attendono aggiornamenti sulle date di proiezione.