Gary Oldman è un attore mastodontico, camaleontico. Lo abbiamo visto dare vita a personaggi ormai divenuti iconici. Dal conte Dracula nel Dracula di Bram Stoker di Francis Ford Coppola al commissario James Gordon nei Batman di Christopher Nolan. Da Wiston Churchill ne L’ora più buia di Joe Wright a Herman J. Mankiewicz in Mank di David Fincher. Eppure molti amanti del fantasy di tutto il mondo continuano ad associarlo alla figura di Sirius Black. Dal 2004, infatti, Gary Oldman entrò a far parte del fantastico mondo di Harry Potter, prestando il proprio volto al padrino del maghetto con gli occhiali.
Il momento che mise a dura prova l’attore
All’interno della saga cinematografica di Harry Potter, Gary Oldman fa la sua prima apparizione nel capitolo diretto da niente meno che Alfonso Cuarón: Harry Potter il prigioniero di Azkaban. L’attore tornerà anche nei due capitoli successivi, Il calice di fuoco (2005) e L’ordine della fenice (2007), ma la scena che gli ha dato più filo da torcere è legata al sup debutto nel franchise. Gary Oldman lo ha confessato nel corso del podcast tenuto da Josh Horowitz, Happy Sad Confused.
Le parole di Gary Oldman
Probabilmente nessuno indovinerebbe quale è la scena che ha messo più a dura prova il divo. Molti pensano che le difficoltà attoriali sono relative esclusivamente alla performance interpretativa, ma a volte professionisti del calibro di Gary Oldman fanno più fatica difronte a sfide prettamente fisiche. Le parole che seguono, tratte dall’intervista di Horowitz, ne sono la prova.
“In uno dei film di Harry Potter c’era come un lago ghiacciato” ha ricordato l’attore. “Ero come morto, la mia anima stava lasciando il mio corpo, e sono dovuto restare lì per una settimana, giorno dopo giorno, senza fare nulla. A un certo punto ho detto ‘Penso che i miei reni si stiano davvero raffreddando un po’. E così mi hanno messo sotto una piccola borsa dell’acqua calda, e dovevo comunque restare sdraiato lì così. Poi il terzo giorno ho detto ‘Il collo mi sta uccidendo’ e mi hanno messo un piccolo cuscino sotto. Sì, la cosa più difficile che ho dovuto fare è stata sdraiarmi accanto a un lago ghiacciato.”