Che cosa faresti nel tuo ultimo giorno sulla Terra? Questa domanda se la pone la regista Liliana Cavani. L’ordine del tempo è liberamente tratto dall’omonimo saggio di Carlo Rovelli. Il film è disponibile su Prime Video.
L’ordine del tempo – Trama e Cast
Un gruppo di amici di vecchia data si ritrova per un breve periodo di vacanza ospitati presso la villetta al mare di due di loro e della loro figlia adolescente.
L’arrivo di vaghe e incerte notizie su una possibile imminente fine del mondo, oltre che preoccupare tutti, sconvolgendo equilibri consolidati. Li induce a riflettere sulle loro vite passate e presenti, con prese di coscienza e confessioni reciproche.
Il cast è formato da Alessandro Gassmann e Claudia Gerini nei ruoli di Pietro ed Elsa. Francesca Inaudi e Angeliqa Devi sono i loro grandi amori, Giulia e Jasmine. Edoardo Leo e Kseniya Rappoport interpretano Enrico e Paola, da sempre innamorati, sebbene lei abbia una relazione con Viktor (Richard Sammel). Valentina Cervi (Greta) e Fabrizio Rongione (Jacob) vivono una crisi coniugale da anni. Nel gruppo di attori, sebbene abbiano ruoli minori, ci sono anche Mariana Tamayo (Isabel), Alida Calabria (Anna) e Ángela Molina (Suor Raffaella).
Come spenderesti il tuo ultimo giorno sulla Terra?
Che cosa faresti se dovessi scoprire che il mondo sta per finire a causa di un grande meteorite che sta per abbattersi sul pianeta Terra? Come verresti ricordato?
L’ordine del tempo ha una struttura narrativa che ricorda quella di Perfetti sconosciuti, ma non a caso il regista è Paolo Costella, lo stesso che ha scritto la pellicola di Paolo Genovesi.
Abbiamo un gruppo di personaggi che per tutta la narrazione si trovano nel medesimo luogo e cercano di vivere il loro ultimo giorno serenamente. Se nel film di Genovesi i segreti tirati fuori dall’armadio suscitavano rabbia, qui c’è solo rassegnazione e amarezza. Elsa, per esempio, non odia il marito per il fatto che l’abbia tradita, ma non persona se stessa per non aver creduto fino in fondo all’amore con Giulia e di non aver mai fatto quel viaggio che avrebbe sempre desiderato compiere. Il rammarico lo provano anche Enrico e Paola, che non hanno mai smesso di amarsi, ma non sono mai tornati insieme.
Un’altra domanda che si pongono i personaggi è questa: come verrò ricordato? Ho fatto cose buone? Sono stata una brava persona o no? Questo se lo chiede Viktor, freddo uomo di affari che non prova alcun sentimento.
Molto interessante è il dialogo su fisica e fede che avviene tra Giulia e suor Raffaella: la prima è convinta di aver sprecato il suo tempo, mentre la seconda ha sempre avuto delle regole che hanno scandito il ritmo della sua vita.
Film interessante, ma non convince
L’idea di base è molto interessante, ma la pellicola non riesce a convincere appieno. Vengono offerti interessanti spunti di riflessione (per esempio, c’è una dura critica al complottismo), ma il tutto viene affrontato in maniera troppo scialba. I dialoghi sono troppo didascalici, il montaggio spesso non funziona e la recitazione è finta. Sebbene si abbia un cast che comprende grandi nomi, a volte è percepibile il fatto che stiano pronunciando delle battute in cui non credono e il troppo gesticolare è fastidioso.
In conclusione
Da Liliana Cavani ci aspettavamo di più. Non è assolutamente un film da buttare via, ma non è nemmeno un titolo imperdibile. Poteva essere un perfetto Don’t Look Up in versione italiana, ma fallisce nel suo compito. Peccato.