La star di Pirati dei Caraibi Johnny Depp ha reso noti i suoi sentimenti riguardo ai film mainstream ad alto budget di Hollywood e non si tira indietro nel condividere una feroce valutazione dei capi degli studios.
Come ormai sappiamo già da tempo, sono lontani i tempi in cui Johnny Depp ha recitato in colossal hollywoodiani, soprattutto dopo il voltafaccia che non solo la Disney (casa di produzione con cui Depp aveva collaborato per molti anni) ma, in generale, le grandi majors di Hollywood hanno riservato all’attore dal 2020.
Depp è diventato una persona non più gradita a Hollywood da quando perse una causa per diffamazione contro il quotidiano britannico The Sun dopo essere stato etichettato come “picchiatore di mogli”. A seguito di un aspro quanto travagliato divorzio dalla star di Aquaman, Amber Heard, l’attore ha, però, finalmente ottenuto una vittoria nella causa per diffamazione contro Heard e da allora si è concentrato esclusivamente sul cinema europeo.
Dopo aver interpretato, infatti, il ruolo del Re Luigi XV nel film francese della regista e attrice francese Maïwenn, Jeanne du Barry – La favorita del re, l’attore ha deciso di cimentarsi come regista nel suo prossimo film Modi, basato sulla vita di Amedeo Modigliani.
Johnny Depp: “Non sono più costretto a comportarmi bene”
In una nuova intervista, Johnny Depp ha osservato che, non importa quanti soldi possano guadagnare i film in franchising, sospetta che gli spettatori alla fine desiderino ancora qualcosa di originale: “In generale, per la maggior parte degli anni ho vagato senza meta parlando con le persone, vogliono davvero la stessa cosa… Non vogliono essere nutriti con stronzate. Sono felici quando sperimentano qualcosa di nuovo o diverso. Ecco perché ho sempre pensato che, come attore, fosse una tua responsabilità. Ogni volta che esci dal cancello… stai mettendo in gioco tanto quanto chiunque altro”.
Non più costretto a comportarsi bene con i dirigenti di Hollywood, Depp non ha scrupoli nel far conoscere i suoi sentimenti quando si tratta di sparare a zero sui capi degli studios e sull’industria nel suo insieme: “Sono usa e getta e se ne rendono conto. Ragionieri glorificati che hanno la capacità di premere il via libera e realizzare film in studio… senza nessuna idea originale. I budget sono ridicoli per questi film… per sfornare commedie romantiche con due personaggi molto popolari senza nessun’altra idea alla base del processo creativo. Le persone, quelle vere, ne sono stufe”.