Il film, conosciuto anche come Hush – Il terrore del silenzio, è un horror del 2016 diretto da Mike Flanagan (The Hunting of Hill House). Il terrore del silenzio appartiene alla sottocategoria dell’home invasion, cioè quei film che hanno al centro della trama l’invasione di un’abitazione. I film più famosi che appartengono a questo sottogenere sono ad esempio The Strangers (2008) e l’invasion “al contrario” Man in the Dark (2016). Il film ha due attrici che ritorneranno in altri progetti di Flanagan: Kate Siegel (che è anche la moglie del regista e sua musa) e Samantha Sloyan.
Il terrore del silenzio – Trama
Maddie Young (Kate Siegel) è una giovane donna che ha perso l’udito da adolescente a causa di una meningite batterica. La donna fa la scrittrice, aiutata, sostiene, da una “voce nella testa” che le suggerisce cosa scrivere. Vive da sola in una casa nel bosco, in compagnia del suo gatto, e sostiene di non aver scelto l’isolamento ma di averlo solo accettato.
Una sera, un uomo misterioso e mascherato (John Gallagher Jr.), si aggira per il bosco con una balestra e dopo aver aggredito la vicina (Samantha Sloyan) decide di prendere di mira Maddie. Capendo in fretta che la donna vive da sola ed è sorda, l’uomo comincia a tormentarla, prima mostrandole il volto e poi staccando la corrente di casa.
Maddie capirà in fretta che l’uomo non vuole aggredirla subito, ma giocare con lei, facendola cadere in un incubo.
Recensione
Come per ogni horror classico, Flanagan fa entrare lo spettatore nella casa della protagonista, mostrando come vive con la sua disabilità per passare poi all’azione. Il film non vuole perdere tempo, lo si deduce dalla durata di circa 80 minuti, al contrario di altre pellicole dello stesso sottogenere. Maddie ha abbracciato l’isolamento, scegliendo una bella casa in mezzo al bosco. Ci viene presentata come una donna con tanti amici e che ha una vocina nella testa che le dice cosa scrivere. La confusione e il blocco dello scrittore sembrano le cose più insormontabili, finché il suo isolamento non viene brutalmente interrotto. Flanagan dona al classico genere dell’home invasion un quid in più che tiene incollati allo schermo.
La sordità, che viene considerata un handicap, in Il terrore del silenzio diventa un’arma affilata, in grado di scombinare i piani dell’invasore, che pensa invece di avere la “vittoria” facile.
Il film ha pochi dialoghi e si fonda sui suoni naturali e su alcuni jumpscare sonori. Tranne che in una scena, in cui lo spettatore sente la “vocina” nella testa di Maddie, il film non si avvale della classica voce interiore della protagonista che spiega il piano o riflette i pensieri. Ciò rende il film più coinvolgente e realistico.
Trattandosi di un home invasion di una persona ai danni di una donna che vive sola, anche il cast è composto da pochi attori ma in gamba. Kate Siegel ha una determinazione negli occhi che rendono vivo il personaggio anche se non emette una parola. La sua controparte è interpretata da un inquietante John Gallagher Jr. che dimostra ancora una volta che gli horror e i thriller sono i suoi generi di appartenenza.
Il terrore del silenzio – Il gatto e il topo
La caratteristica che rende Il terrore del silenzio un piccolo gioiello per il genere home invasion sta nel movente dell’irruzione.
In Panic Room e Man in the Dark, ad esempio, il movente è il furto, mentre in questo caso è il divertimento. Il killer mascherato decide di tormentare Maddie perché ucciderla immediatamente non avrebbe lo stesso sapore del farlo dopo averla sfinita e terrorizzata.
Flanagan quindi parla del mondo odierno, in cui spesso l’uomo si sente giustificato a trattare le donne come oggetti. Il killer si nutre della paura di Maddie, perché potrebbe passare a un’altra casa, a tormentare qualcun altro. Invece decide di perseguitare la protagonista perché sa che la sua fine può essere decisa solo da lui e nel momento che riterrà più opportuno. Non a caso, la prima vittima del killer sullo schermo è una donna e lui come arma utilizza una balestra, strumento molto utile nelle battute di caccia. L’uomo è così spietato che gli provoca immenso piacere uccidere a distanza e accanirsi su una donna anche dopo che questa è morta.
Maddie, pur con un handicap e tagliata fuori dal resto del mondo, dà del filo da torcere al killer. La donna è tenace, anche se terrorizzata, ha un’intelligenza incredibile e non vuole cedere all’invasore. Maddie si trova a combattere quando meno se lo aspetta: la sua casa è un luogo sicuro, tutto è progettato per le sue esigenze. L’intrusione nella casa è come l’invasione del suo corpo e Maddie non vuole permetterlo.
La classica dinamica del gatto e il topo non segue un percorso classico, proprio perché Maddie non è un topo e, a un certo punto, diventa anche il gatto.
Conclusioni
Mai come in questi ultimi anni occorrono film del genere, Flanagan costruisce una storia con le tre unità aristoteliche di spazio, tempo e azione per raccontare una realtà universale. La scelta di Kate Siegel, che è un’attrice udente, per interpretare una donna sorda può sembrare controversa ma è giustificata. Il terrore del silenzio dimostra ancora una volta che l’horror nasce per raccontare storie più grandi.
Il film si può recuperare gratuitamente in lingua originale sul servizio streaming FLEX.