Il Camorrista, il film sul capo della Nuova Camorra Organizzata del 1985. Liberamente ispirato dal romanzo omonimo di Giuseppe Marrazzo. Per un soggetto e una sceneggiatura che ha presentato al panorama cinematografico Giuseppe Tornatore. Il regista si guadagnò il suo primo Nastro d’Argento per la Miglior Regia. E un Premio Flaiano per la sceneggiatura. Poi di lì a poco spiccherà definitivamente il volo. Con Nuovo Cinema Paradiso, Oscar 1990 come Miglior Film straniero.
Rispolverata dagli archivi Titanus e riportata a nuova vita la serie TV in cinque puntate. Girata e realizzata insieme al film. È stato lo stesso Tornatore a lavorare sulla sua riedizione. Ed ora Il Camorrista, La serie, nel nuovo formato 16:9, con scansione 4K e color correction, con le musiche di Nicola Piovani, è pronta per la prima mondiale giovedì 26 ottobre alla Festa del Cinema di Roma.
Il Camorrista, La serie: un ritorno al “futuro”
Guardavano già al futuro quasi 40 anni fa Tornatore e Titanus. Che pensarono a realizzare una versione a puntate e per la televisione di una storia controversa. Il film, infatti, uscì nelle sale a settembre del 1986, per poi essere querelato e ritirato. Ma la forza del suo messaggio si prese una rivincita. Con una seconda distribuzione che incassò successo sia tra il pubblico sia dalla critica.
Occorrerà attendere la stagione di pellicole e serie TV sulla malavita organizzata, e sullo sfacelo e il degrado che seminano sul territorio, come Gomorra e Suburra. Per recuperare una serie come Il Camorrista. Riaccendendo anche le polemiche e il richiamo alla riflessione su racconti che spesso sono ritenuti offensivi per le vittime e i loro familiari. E che possono rischiare un fenomeno di acritica emulazione.
Il Camorrista, un cast d’altri tempi incontra il pubblico
Per interpretare ‘O Professore, Giuseppe Tornatore si affidò all’attore americano di origini siciliane Ben Gazzara, scomparso nel 2012. Al suo fianco, nella parte della sorella Rosetta Cutolo, l’attrice spagnola Laura Del Sol. Nella parte del Commissario Iervolino troviamo Leo Gullotta. E poi Franco Interlenghi, Marzio Honorato, Maria Carta e tanti altri.
Nella Sala Sinopoli a Roma la visione in anteprima della prima di cinque puntate di un’ora circa ciascuna. Un nuovo incontro con il regista, un primo assaggio per una serie, e una storia, che si candidano ad arrivare dritte nelle nostre case. Attraverso il televisore e un messaggio duro e diretto. Che forse potrà riaccendere l’attenzione sui misteri italiani dell’epoca. Che Raffaele Cutolo ha portato con sé nella tomba.