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I segreti di Wind River avrà un sequel?

I segreti di Wind River è stato un film ben riuscito che, sebbene non abbia raggiunto una platea enorme, ha comunque lasciato il segno per l’originalità della trama e i contenuti culturali veicolati, retrostanti a un impianto registico lineare.

Ebbene, il film in questione avrà un seguito (intitolato per l’appunto I segreti di Wind River: Next Chapter). Elizabeth Olsen e Jeremy Renner stavolta non prenderanno parte al cast. Il film sarà, presumibilmente, uno spin-off con al centro le vicende poliziesche di Chip Hanson. Stesso contesto, stesso universo ma sceneggiatura che sovverte la precedente, andando ad aggiungere qualcosa di nuovo.

Peccato non tornare ad esperire il fascino e la bravura della Olsen in un titolo che l’ha in un certo senso lanciata: la sua sensibilità attoriale viene anche da I segreti di Wind River, oltre che da prodotti di nicchia come Sorry for your loss. Protagonista della pellicola del 2017, la stessa aveva dato prova di una credibilità fuori dagli schemi in qualità di giovane agente federale alle prese con un omicidio avvenuto in una landa desolata dove vi erano ghiaccio, animali e poco più.

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Anche stavolta però, nonostante l’assenza di questi due pezzi da novanta, il prodotto (che prima era diretto da Taylor Sheridan) può deliziare i palati più fini e regalare contenuti di qualità: ha colpito il segno per aver trattato di un argomento inflazionato (come lo stupro e la condizione di subordinazione sociale alla quale le donne sono costrette) assumendo il punto di vista della comunità nativo-americana.

Kari Skogland farà partire le riprese a gennaio e le aspettative sono alte. Al centro della narrazione vi saranno ancora come capisaldi: la lotta disperata per la sopravvivenza (naturale e sociale) il confronto con le autorità locali (che seguono linee di intervento differenti da quelle federali) e un mix di thriller e drammatico che ha il sapore dell’ennesimo successo contenutistico.

Federico Favale
Federico Favale
Anche da piccolo non andavo mai a letto presto. Troppi film a tenermi sveglio. Più guardavo più dicevo a me stesso: "ok, la vita non è un film ma se non guardassi film non capirei nulla della vita".

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