Jean-Pierre e Luc Dardenne saranno ospiti al 63o Festival dei Popoli programma a Firenze dal 5 al 13 novembre. La celebre rassegna del cinema documentario dedicherà ai due registi una retrospettiva, curata dalla critica cinematografica Daniela Persico. Presenti nel capoluogo toscano, i Dardenne terranno anche una masterclass, seguita dalla première nazionale del loro ultimo film, Tori e Lokita, in concorso a Cannes 2022 e in uscita nelle nostre sale a fine novembre.
Vincitori per due volte della Palma d’oro (nel 1999 con Rosetta e nel 2005 con L’enfant-Una storia d’amore), i Dardenne, con il loro cinema, sono espressione, immediatamente riconoscibile, di uno sguardo dalla precisa (e politica) presa di posizione sul mondo, attesa di umanità, relazioni e incontri, che permette ai loro personaggi, drammaticamente in caduta e isolati dal mondo, di recuperare una nuova apertura alla vita.
Alessandro Stellino, direttore artistico del Festival, ha così commentato la partecipazione dei due cineasti belgi: “I fratelli Dardenne hanno avuto una funzione importantissima nel configurare quello che oggi è il linguaggio del ‘cinema del reale’, ovvero il racconto del mondo realizzato per mezzo di una forte aderenza agli stilemi del documentario partecipativo ma allo stesso tempo elaborato in senso drammaturgico, abbattendo una volta di più le frontiere tra ciò che consideriamo finzione e ciò che non lo è. Non si tratta quindi solo di rendere omaggio a due maestri indiscussi del cinema contemporaneo ma anche di evidenziare la maniera in cui sono stati capaci di indicare una nuova strada senza la quale non esisterebbe il documentario così come oggi lo conosciamo. Il loro è un cinema umanista ma privo di retorica, crudele e poetico allo stesso tempo, che rivendica la necessità dell’apertura all’altro e dell’accoglienza in un mondo sempre più orientato all’individualismo e alla chiusura delle frontiere tra le persone. Ospitarli a Firenze significa tributare loro un più che doveroso omaggio e riconoscerne il ruolo di iniziatori rivoluzionari”.