Halloween non è solo la vigilia di Ognissanti: è anche il giorno in cui due personaggi del mondo del cinema, apparentemente distanti, sono scomparsi: scopriamo insieme chi sono.
Halloween, i due personaggi del mondo del cinema scomparsi 30 anni fa
Trent’anni fa, il 31 ottobre 1993, il giorno di Halloween, scomparivano due personaggi del cinema che, sulla carta, appaiono distanti in tutto e per tutto.
Il primo ormai anziano, che ha fatto la storia del cinema italiano; l’altro giovanissimo e destinato a segnare quella del cinema americano.
Stiamo parlando di un regista leggendario, Federico Fellini, e di un attore dal volto angelico che nella sua breve esistenza ha dato prova di essere un interprete di grande talento: River Phoenix. Due strade, le loro, che non si sono mai incrociate.
Anche la loro morte si è verificata in circostanze molto diverse: Fellini fu colpito da ictus, e per lui non ci fu nulla da fare. Il regista aveva 73 anni.
Phoenix, invece, di anni ne aveva 50 di meno. Trovò la morte davanti al Viper Room, il locale di proprietà dell’amico Johnny Depp, per overdose: era ricorso al tristemente celebre cocktail Belushi (o Speedball), il mix letale di cocaina ed eroina responsabile della morte dell’omonimo attore.
Halloween, Federico Fellini: una vita dedicata al cinema
Senza dubbio, Federico Fellini è stato uno dei più grandi registi nella storia del cinema, e ha attraversato con successo la seconda metà del Novecento regalandoci film che sono entrati nell’immaginario collettivo.
La sua ricetta vincente: mescolare il Neorealismo italiano con il proprio immaginario personale, attingendo a piene mani ai propri ricordi autobiografici e ad un vasto repertorio onirico.
Nato a Rimini, Fellini si trasferì a Roma nel 1939, dove iniziò la sua carriera come caricaturista e vignettista. Influenzato dal teatro di rivista e collaborando con attori come Aldo Fabrizi, si convertì gradualmente al cinema, lavorando come sceneggiatore e dialoghista, specialmente con Roberto Rossellini.
Negli anni ’50, Fellini ha diretto film come I vitelloni, La strada, Il bidone, e Le notti di Cabiria, che hanno esplorato temi tanto autobiografici quanto sociali.
Il suo film più noto, La dolce vita, ha segnato un’epoca e fatto scandalo rappresentando la vita più frivola e sfrenata dell’Italia del miracolo economico.
Con 8 e 1/2, Fellini ha iniziato a esplorare temi più personali e innovativi, aprendo una nuova fase nella sua carriera. E’ riuscito a sviluppare uno stile personale e riconoscibile e ha firmato pellicole come Giulietta degli spiriti, Fellini Satyricon, Amarcord e molti altri.
Verso la fine della sua carriera, i suoi film hanno assunto una prospettiva più pessimistica, riflettendo la disillusione nella società e nell’umanità stessa.
Il nuovo approccio di Fellini risulta evidente in opere come Il Casanova, Prova d’orchestra, E la nave va, Ginger e Fred, e La voce della luna. chiudendo il ciclo della sua opera cinematografica.
Pochi mesi prima della sua morte, il 29 marzo 1993, il cineasta italiano ha ricevuto un Oscar alla Carriera. Nel suo discorso di ringraziamento per il premio, si rivolse alla moglie Giulietta Masina: “Grazie, carissima Giulietta, e per favore, smettila di piangere!”.
Halloween, River Phoenix: morto giovane e bello
Ad accomunare l’attore al regista, a parte la morte il giorno di Halloween, non c’è nient’altro.
River Phoenix è nato nel 1970, è stato descritto fin da subito come il nuovo James Dean: epiteto riservato a tutti i giovani attori dal viso d’angelo e l’aura da dannati.
Nato Bottom, ma la famiglia cambiò cognome in Phoenix in omaggio all’araba fenice, capace di risorgere dalle proprie ceneri: impresa che all’attore, purtroppo, non è riuscita.
Cresciuto in una famiglia hippie, ha iniziato a recitare in giovanissima età, debuttando nel cinema nel 1985 con Explorers.
La fama l’ha raggiunta subito, prendendo parte nel 1986 alla pellicola di Rob Reiner tratta da un racconto di Stephen King, Stand by Me e al film di Peter Weir The Mosquito Coast.
Il suo talento si è evidenziato ulteriormente in Vivere in fuga di Sidney Lumet, film nel quale ha interpretato un giovane in conflitto tra il desiderio di crescere e il timore dei genitori latitanti.
Tra i suoi ruoli, anche il giovane Indiana Jones in Indiana Jones e l’ultima crociata (1989) di Steven Spielberg e l’intenso Belli e dannati di Gus Van Sant, al fianco di Keanu Reeves.
Nel corso della sua breve carriera, ha ricevuto una nomination agli Oscar e ai Golden Globe per il suo ruolo in Vivere in fuga (1988). A Venezia, invece, ha vinto una Coppa per Belli e dannati (1991).
Al giovane attore americano morto il giorno di Halloween, a differenza di Fellini, l’onore di un premio Oscar è stato negato.
A fargli giustizia, però, è stato il fratello Joaquin Phoenix, che ne ha vinto uno, meritatissimo, nel 2020 per Joker. E lo ha dedicato proprio al fratello morto leggendo le parole di una sua canzone, Run to the rescue with love and peace will follow.