Halle Berry sarebbe stata vittima di un inganno lavorativo che sta suscitando molto scalpore. A rivelarlo è Matthew Vaughn che avrebbe dovuto dirigere il terzo e ultimo capitolo della saga di X-Men (almeno dei film del duemila, ad oggi i più amati in assoluto).
Sembrava cosa fatta eppure arrivò addirittura a rifiutare di proseguire con la collaborazione a causa di una condotta scorretta ai danni di Halle Berry (interprete di Ororo/Tempesta).
Dopo i primi due capitoli, era a tutti chiara la natura dei personaggi. Vi erano delle vocazioni stabilite e Tempesta era una delle più buone in assoluto. Di provenienza africana, si schierava sempre dalla parte dei più deboli con saggezza e spirito di comunità.
E proprio intorno questa sua volontà di aiutare e supportare nascerebbe l’inganno. Matthew Vaughn ha raccontato in occasione del New York ComicCon che quando andò in produzione per discutere i dettagli del nuovo progetto trovò degli addetti ai lavori molto poco disponibili nei suoi confronti.
Gli intimarono di non indagare troppo sul copione in quanto non era affare suo. Il regista rispose che in effetti lo era, dovendo prendere poi le redini del set.
Halle Berry – Una maledizione partita dalla vittoria dell’Oscar
Halle Berry avrebbe dovuto prender parte al terzo film della trilogia con un ruolo un po’ più centrale. Matthew Vaughn prosegue dicendo che su sua insistenza il copione gli venne fatto leggere.
Notò in particolare una scena che vedeva protagonista proprio Tempesta che salvava bambini africani dalla siccità con le sue doti da mutante (creando uragani e tsunami, poteva benissimo decidere di aumentare l’approvvigionamento idrico di una data zona del pianeta).
Avrebbe poi salvato queste persone prendendole sotto la sua ala protettrice e migliorando le condizioni di vita generali nel loro villaggio di provenienza.
La produzione confessò a Vaughn che quello era il volere di Halle Berry e che il copione era stato scritto per fare in modo che lei firmasse il contratto. Ma quella stessa storia sarebbe poi stata rivista, senza dare effettivamente a Tempesta alcun momento di gloria.
Halle Berry nel 2006 veniva da un periodo difficile e questa sorta di inganno si inserisce in un quadro lavorativamente maledetto. L’attrice di Bruised era reduce da una grande vittoria (miglior attrice protagonista nel 2002).
Ha faticato negli anni successivi a trovare copioni di qualità e progetti per cui valesse davvero la pena sbattersi. Probabilmente questo è stato il culmine ultimo di un processo decadente che l’ha poi allontanata dai grandi riflettori.
Vaughn, da parte sua, ha volutamente evitato di prender parte a tutto ciò. Andò avanti nel suo percorso scavalcando X-Men. Un prodotto che a detta sua aveva fatto il suo tempo (specie in assenza di una sintonia vera, di un’armonia che legasse i vari reparti).
