Film 2021: i migliori film
Film 2021, i migliori film: un anno con i fiocchi per il pubblico italiano, con l’uscita in sala di grandi titoli dallo sguardo autoriale che hanno tentato di contrastare il clamoroso successo dei blockbuster hollywoodiani, che sembravano ormai essere l’unica garanzia al botteghino.
Sia lo spettatore medio che i fan del cinema d’essai possono dirsi ampiamente soddisfatti per la varietà di proposte. La lista, di seguito riportata, è stata scelta dalla redazione di MovieMag dopo una votazione che ha coinvolto tutti i redattori della rivista (per farlo abbiamo considerato la data di distribuzione in Italia), tra presenze scontate e qualche sorpresa.
Film 2021: la lista dei film
10. Il collezionista di carte
Il collezionista di carte, di Paul Schrader, grande maestro della tradizione della nuova Hollywood, presentato in anteprima al 78° Festival di Venezia, è un dramma intriso di toni thriller in cui il passato oscuro dell’enigmatico protagonista, un giocatore d’azzardo interpretato da un eccezionale Oscar Isaac, si riversa sul suo presente, comportando conseguenze deflagranti per sé e per i suoi compagni di viaggio.
Tra momenti di calma apparente, sguardi che tradiscono l’anima, Schrader traduce in pellicola la sua poetica. Dannazione e redenzione in un percorso pregno di tensione con colpi di scena che squarciano l’anima.
9. Freaks Out
Freaks Out di Gabriele Mainetti, presentato fuori concorso al 78° Festival di Venezia, è un film ambizioso, dallo sforzo produttivo eccezionale, che nulla ha da invidiare ai Kolossal hollywoodiani.
Una messinscena potentissima, un’accuratissima ricostruzione scenografica, a tutti gli effetti speciali, fanno di Freaks Out una pellicola che si spinge oltre le classiche produzioni italiane. Una favola sulla diversità con un quartetto di freaks braccati da un gruppo di nazisti. Tra supererori, magia, dramma, commedia e prodigio, Freaks Out è uno spettacolo visionario unico che ammalia lo spettatore fino all’ultimo fotogramma.
8. E’ stata la mano di Dio
È stata la mano di Dio è uno dei film più riusciti di Paolo Sorrentino, il più personale e il più commovente. E’ quello in cui il suo amore per il cinema emerge di più. Non è un amore ostentato, come capita spesso in film che esaltano la settima arte. Si tratta invece di un sentimento più profondo, attraverso cui il regista vuole raccontare come è diventato Sorrentino. Un film meritatamente candidato ai premi Oscar 2022 come miglior film internazionale, che prosciuga lo spettatore per intensità e passione.
7. Il potere del cane
Un western crepuscolare, diviso in cinque capitoli, diretto con maestria e talento da Jane Campion (Lezioni di Piano). Leone d’Argento per la Miglior Regia alla 78° Mostra di Venezia, Il potere del cane, tratto dall’omonimo romanzo di Thomas Savage del 1967, è un film dolente e maliconico, ma soprattutto un dramma imponente a livello visivo che scava a fondo nei ricordi e nella sofferenza dell’anima. Supportato da un cast eccezionale: da Benedict Cumberbatch nei panni del terrificante Phil, a Kristen Dunst, indimenticabile figura femminile incatenata in un mondo di maschi, la pellicola trae forza da un intricato gioco di potere che rapisce l’occhio di chi lo osserva.
6. Ultima notte a Soho
Ultima notte a Soho di Edgar Wright, è un horror psicologico che indugia senza dominarsi nella citazione dei classici del genere. Comparazione critica tra contemporaneo ed epoca d’oro a dimostrare che oltre il mito le insidie restano sempre le stesse, per ogni donna e per ogni vocazione artistica. Neon psichedelici, colonna sonora trascinante e uno zelo coinvolgente che si traduce in forma. Edgar Wright spinge l’horror, a tinte accese e a tratti psicologici, verso l’arte astratta che coinvolge mente e cuore.
5. One second
Un esule dai campi di lavoro e un’orfana si contendono la stessa pellicola: lui per rivedere il volto dell’amata figlia, lei per liberare se stessa e il fratellino da un debito. Con One Second il regista Zhang Yimou lascia i pugnali volanti, torna alla Cina rurale della rivoluzione culturale e dichiara la sua devozione al cinema: gli costa la censura, ma poeticizza una passione, sbanda dal neorealismo al chapliniano con l’autenticità di un artista innamorato. Semplice, denso, disarmante.
4. Annette
Annette, il musical diretto dal regista francese Leos Carax, alle prese per la prima volta nella sua carriera con una produzione in lingua inglese. Avvalorato dalle riuscitissime interpretazioni dei tre protagonisti (Adam Driver, Marion Cotillard e Simon Helberg), la narrazione affronta i turbamenti di un soggetto tormentato e scisso. Il regista non manca di applicare alla pellicola lo sperimentalismo che ormai lo contraddistingue, distanziandosi ampiamente dagli illustri precedenti del genere musicale e realizzando un’opera angosciosa, metalinguistica e colma di metafore e significati. Per la sua audace regia la pellicola ha meritato il Prix de la mise en scène al Festival di Cannes 2021, meritando a pieno titolo di essere inserito tra i migliori film del 2021.
3. Titane
Titane, vincitore della Palma d’Oro al 74° Festival di Cannes, è il secondo film di Julia Ducournau. La sceneggiatura esplora la peculiare parabola di una serial killer dai trascorsi traumatici e “vittima” di una misteriosa gravidanza. La regia, unita ad un montaggio meticoloso, ad un’efficace fotografia e a studiati accostamenti musicali, gioca spaziando tra i generi più svariati. Unito alle intense interpretazioni dei protagonisti, il lavoro di Julia Ducournau risulta fondamentale nella creazione del film. Una pellicola dalla crudezza micidiale che, per quanto gradito o sgradito, certamente non passa inosservato, ma anzi lascia un segno profondo nello spettatore.
2. Drive my car
I titoli di apertura di Drive My Car, il film di Ryūsuke Hamaguchi, appaiono intorno al 40° minuto. Già questo particolare lascia basito lo spettatore che prova un senso di stordimento e confusione iniziale.
Prendendo spunto dal materiale originale, un racconto di 40 pagine di Haruki Murakami, la narrazione di Hamaguchi è l’equivalente cinematografico della prosa di Murakami: semplice, lenta e meditativa, tanto spaziosa da contemplare una vasta gamma di idee, pensieri e sentimenti. Drive My Car è un’opera visivamente sorprendente e ricca di pensieri sul dolore, il tradimento e la natura intrinseca della creatività.
Nei suoi 179 minuti dà la sensazione si tratti di una serie di vignette, piuttosto che di una narrazione connessa, ma è un’immagine così bella ed enigmatica impossibile da dimenticare. Hamaguchi colpisce forte e lo fa con una pellicola gemma che sfiora il capolavoro. In assoluto tra i migliori film del 2021.
1. The French Dispatch (of the Liberty, Kansas Evening Sun)
The French Dispatch (of the Liberty, Kansas Evening Sun) è il decimo film di Wes Anderson, regista caratterizzato da uno stile personalissimo che si manifesta soprattutto in quest’opera. Affidandosi ad un impareggiabile cast di attori, Anderson costruisce una base più che solida su cui giocare con il proprio stile. Una pellicola autoriale che è la summa dello stile andersoniano ed insieme sperimentazione. Anderson raccoglie tutti gli orpelli stilistici a sé cari e si spinge un passo oltre, costruendo un film monumentale, grandioso in ogni immagine pennellata dall’artista. Un’accorata opera di amore e devozione da parte del regista nei confronti dell’arte cinematografica.