Everybody Loves Diamonds, una serie italiana con un’ambientazione internazionale e sofisticata. Un cast che spiazza e incuriosisce fin dalle prime scene. Complice una hit di sottofondo accattivante e dal giusto ritmo. Ad una settimana dal suo rilascio, scopriamo insieme perché andarla a vedere.
È uno dei prodotti Prime Video seriali di casa nostra su cui la piattaforma della scatola ha puntato. Come The Bad Guy, la serie sulla mafia che ha cambiato la serialità italiana. O come Bang Bang Baby, ideata da Andrea Di Stefano, che ha riscosso un grande successo. Everybody Loves Diamonds è ispirata al colpo di Anversa del 2003, il più grande furto di diamanti che la storia ricordi, si iscrive tra le serie heist, genere che sa conquistare un pubblico variegato. Ma presenta, fin dalle prime scene rilasciate, i tratti della commedia, quella italiana fatta bene.
Everybody Loves Diamonds, scopriamo la banda
Una banda di ladri improbabili capitanata da Leonardo Notarbartolo interpretato da un Kim Rossi Stuart che non ti aspetti. A fargli da spalla, irriverente come spesso lo abbiamo visto, Gianmarco Tognazzi. Protagonista assoluto, come sempre accade in questo genere di prodotti, un piano geniale. Per penetrare nell’Antwerp Diamond Centre di Anversa e entrare in possesso di un bottino di milioni di dollari.
Nel cast troviamo di Everybody Loves Diamonds Anna Foglietta, Carlotta Antonelli e Leonardo Lidi. Affidato a Elia Schilton, l’attore italiano di origine egiziana, il ruolo di Levi, esperto di diamanti, che introduce Leonardo alla cultura e al fascino dei “migliori amici delle donne”. Respiro decisamente internazionale per il resto degli interpreti. Da Rupert Everett, quasi irriconoscibile con capelli lunghi e completamente bianchi. A Malcolm McDowell, l’iconico Alex di Arancia Meccanica. E il nostro Remo Girone, ex cattivissimo de La Piovra, visto di recente in The Equalizer 3.
Everybody Loves Diamonds, a lezione di diamanti
La serie è scritta da Stefano Bises, Michele Astori, Giulio Carrieri e Bernardo Pellegrini. Alla regia Gianluca Maria Tavarelli, a cui dobbiamo il clima e l’ambientazione, a tratti ironica e da commedia, de Il giovane Montalbano. Ci aspettano 8 episodi che sembrano voler puntare su azione e sorriso. E sullo sfondo le vicende, forse non troppo lontane e distanti, di un gruppo di personaggi da scoprire.
