Dodgeball è uno di quei film che rientra di diritto nelle storiche commedie demenziali vietate ai minori. Dove per demenziali non si intende per forza un difetto qualitativo.
In Dodgeball c’è sempre stata dell’arte, questo va riconosciuto. Anche al botteghino questo fatto fu ampiamente avvolarato dai risultati economici ottenuti: a fronte di un budget di venti milioni di euro, l’opera ne incassò ben centosessantotto in tutto il mondo.
“Chuck Norris del cazzo!” recitava White Goodman (un Ben Stiller in versione villain) alla fine del film. Una chiosa che sa di citazione senza tempo. Il corollario di tutto quello che è stato Dodgeball, riassunto in un’unica punchline.
E proprio Chuck Norris potrebbe tornare ad interpretare sé stesso nel sequel che sta approntando la Century Fox. Intervistato al Nashville Comic Con, l’attore si è detto disposto a partecipare nuovamente (sempre come cameo strategico).
Dodgeball – Molta attesa ma poche conferme
Al di là dell’ilarità che ha suscitato la notizia è bene indicare che le argomentazioni a supporto di questa tesi non oltrepassano questa soglia. Dodgeball avrà un sequel ma non vi sono conferme ufficiali concrete.
Non è certo che verrà confermata la crew del primo grande episodio e sulla trama, almeno per ora, tutto tace. Sappiamo che la scrittura è affidata a Jordan VanDina, un fedelissimo di Vince Vaughn.
Chissà che quindi il sequel non possa riguardare nel dettaglio la vita di Peter La Fleur dopo la grande vittoria sui Kobra della Globo Gym.
Nonostante non ci sia molto in mano da commentare, è chiaro che si tratta di una delle attese di maggior spicco e nell’era delle operazioni nostalgia, un secondo film di Dodgeball appare come una delle più sensate.
L’opera ricorda a tutti quanto sia fondamentale il diritto alla leggerezza. Quanto conti poi di fatto non perseguire sempre uno scopo contenutistico mistico o culturale. Anche una sana risata ha molto da offrire.