Denis Villeneuve proibisce severamente l’uso dei telefoni cellulari sul set. In un’intervista con il Los Angeles Times, il regista ha espresso il suo disagio su come “gli esseri umani siano governati da algoritmi in questo momento”. Ha spiegato poi “Ci comportiamo come circuiti di intelligenza artificiale. I modi in cui vediamo il mondo sono binari di mentalità ristretta. Ci stiamo disconnettendo gli uni dagli altri e la società si sta sgretolando in qualche modo. È spaventoso”. Il regista di Dune ha pensato che liberarsi dei telefoni sul set fosse un buon modo per superare questa dipendenza. “C’è qualcosa che crea dipendenza nel fatto che puoi accedere a qualsiasi informazione, qualsiasi canzone, qualsiasi libro dal tuo telefono”. Ha continuato Villeneuve: “È compulsivo. È come una droga. Sono molto tentato di disconnettermi. Sarebbe aria fresca”.
Denis Villeneuve vieta i telefonini sul set
Vista la profonda dipendenza che ormai l’essere umano ha sviluppato per la tecnologia e, in particolare, per gli smartphone, Denis Villenueve ha deciso di bandirli dai set cinematografici. “Il cinema è un atto di presenza”, ha detto Villeneuve. “Quando un pittore dipinge, deve essere assolutamente concentrato sul colore che sta mettendo sulla tela. È lo stesso con il ballerino quando fa un gesto. Con un regista, devi farlo con una troupe, e tutti devono concentrarsi ed essere interamente nel presente, ascoltandosi a vicenda, essendo in relazione tra loro. Quindi i cellulari sono vietati anche sul mio set, dal primo giorno. È vietato. Quando dici taglia, non vuoi che qualcuno vada al suo telefono per guardare il suo account Facebook”.
Non è la prima volta che Denis Villeneuve rimuove qualcosa dal set. Dopo lo scandalo dei rumors per cui Christopher Nolan avrebbe vietato le sedie dal set di Tenet, anche Villeneuve era finito nell’occhio del ciclone. Tuttavia, rimangono solo puri pettegolezzi. Nolan ha infatti dichiarato che lui e solo lui non ha utilizzato una sedia sul set di Tenet. Mentre, per Dune, Villeneuve ha dichiarato: “Quando ho fatto Blade Runner, ho avuto un problema alla schiena perché stavo seduto molto. Così, per i film Dune, il mio direttore della fotografia, Greig Fraser, e io abbiamo deciso di stare in piedi, per avere un’impronta minima in modo da poter essere flessibili e andare veloci, per mantenere il sangue che scorre, per essere risvegliati. Niente sedie per noi. Forse per i produttori del video village”.
