01 Distribution ha condiviso il trailer di Dante, nuovo film di Pupi Avati, prossimamente nelle sale italiane.
Le riprese, avvenute tra Emilia Romagna, Umbria, Marche, Toscana e Roma, sono iniziate nell’estate dell’anno scorso per concludersi nel mese di ottobre. Un arco di tempo che ha consentito al regista bolognese – tornato alla macchina da presa dopo Il signor Diavolo (2019) e Lei mi parla ancora (2021) – di riscoprire un Dante diverso rispetto a quello delle consuete ricostruzioni biografiche. Ospite, nei mesi passati, di numerosi eventi dedicati al settimo centenario della morte del poeta, Avati ha spesso parlato del suo progetto cinematografico, spiegando che suo intento principale è stato quello di rendere viva innanzitutto l’umanità di Dante, l’entusiasmo della sua gioventù e la forza seducente del suo immaginario.
Come dichiarato all’inizio della lavorazione del film, Avati da anni attendeva l’occasione propizia per realizzare una pellicola sulla vita del fiorentino: “Attendi tanto. Diciotto anni prima che ti sia concesso di realizzare un film. Lo avevi nitido nel 2003 quando hai scritto la prima versione del soggetto. Nel frattempo hai fatto altro, molto altro, ma quell’impegno con Dante ti è rimasto dentro, tempellante, facendoti avvertire come una colpa il trascorrere del tempo. Poi, finalmente, incontri chi ti ascolta e non rimanda, chi apprezza l’idea e ti trovi ‘impreparato’ a quell’assenso, a quell’accoglienza. Questo il mio stato d’animo di oggi, a poche ore dall’inizio delle riprese. Che si realizzi nell’Italia di oggi in cui le gerarchie di cosa e di chi conti è dettato da ben altro, un film sulla vita di Dante Alighieri, ha dell’inverosimile. Non oso ancora crederci”.
Soggetto e sceneggiatura del film sono tratti dall’ultimo romanzo del regista stesso: L’alta fantasia. Il viaggio di Boccaccio alla scoperta di Dante (Solferino, 2021).
Dante, trama del film e cast
Questa la trama del film.
Settembre 1350 (ventinove anni dopo la scomparsa del poeta, avvenuta a Ravenna il 14 settembre 1321). Giovanni Boccaccio è incaricato di portare dieci fiorini d’oro, come risarcimento simbolico, a una figlia dell’Alighieri, suor Beatrice, monaca, appunto a Ravenna, nel monastero di Santo Stefano degli Ulivi. Nel suo viaggio Boccaccio incontra ospiti e protettori di Dante, ma anche suoi acerrimi rivali e nemici; ripercorre tra gli estremi topografici di Firenze e Ravenna gli itinerari, certi o probabili, di Dante (borghi, castelli, biblioteche custodi di preziosi cimeli librari). Quella di Boccaccio è insomma un’inchiesta/ricognizione, dinamica, che ricostruisce la vicenda umana di Dante.
Sarà dunque Boccaccio, interpretato da Sergio Castellitto, a narrare il cammino di vita di Dante, che, da giovane, avrà il volto di Alessandro Sperduti, mentre da anziano quello di Giulio Pizzirani.
Completano il cast Carlotta Gamba (Beatrice), Valeria D’Obici (suor Beatrice), Alessandro Haber (Abate di Vallombrosa), Enrico Lo Verso (Donato degli Albanzani), Leopoldo Mastelloni (Bonifacio VIII), Erika Blanc (Gemma Donati anziana), Ludovica Pedetta (Gemma Donati giovane), Romano Reggiani (Guido Cavalcanti), Morena Gentile (donna gozzuta) Mariano Rigillo (Meneghino Mezzani) e Milena Vukotic (rigattiera); e, rispettivamente nel ruolo di Alighiero di Bellincione e Piero Giardina, alla loro ultima apparizione cinematografica, i compianti Paolo Graziosi e Gianni Cavina.