La Hollywood Foreign Press Association tra razzismo, sessismo e corruzione
Una tumultuosa aria di crisi circola ad Hollywood, e nell’occhio del ciclone si trova la Hollywood Foreign Press Association, l’organizzazione che, a capo dei Golden Globes, distribuisce nomination e premi in una cerimonia tra le più importanti del cinema a livello mondiale. Varie sono le cause di questa crisi ai Golden Globes, che sono però venute a galla assieme nelle ultime ore, determinando il tumulto crescente. Oltre alle compromettenti dichiarazioni di alcuni membri dell’HFPA, e ad alcuni meccanismi quantomeno loschi, il putiferio si è scatenato al momento in cui si è presa coscienza del fatto che, tra i ben ottantasei membri della commissione non figuri neppure un giornalista di colore.
Gravissime conseguenze con la presa di posizione di streaming e televisione
Per rimediare la Hollywood Foreign Press Association si è concessa un arco di tempo di 18 mesi, e nelle votazioni addirittura il 10% dell’organizzazione si è astenuta, non riscontrando alcun problema nell’attuale situazione. Le conseguenze della scoperta e della reazione sconsiderata della HFPA hanno incrementato la crisi ai Golden Globes. In primis si sono mosse le piattaforme streaming, con Netflix in prima linea: il colosso dello streaming ha dichiarato di voler tagliare ogni contatto con i Golden Globes finché non saranno adottate misure più significative. Amazon, il secondo maggior protagonista dello streaming cinematografico, si è unito alla posizione presa dall’azienda avversaria. La rete televisiva NBC, dove di solito veniva ospitata la diretta della cerimonia raccogliendo dati d’ascolto vertiginosi, ha preso le distanze dall’organizzazione dichiarando che nel 2022 non trasmetterà i Golden Globes in diretta televisiva.
Il punto di vista delle star: i casi Johnasson e Cruise non aiutano la HFPA
Alla crisi ai Golden Globes hanno indubbiamente contribuito anche testimonianze e gesti simbolici delle star. Prima a parlare è stata Scarlett Johansson (Jojo Rabbit, Storia di un matrimonio) sempre molto attiva e partecipativa nel suo interesse per il sociale. L’attrice ha esplicitato la sua avversione nei confronti della HFPA. Dalle sue dichiarazioni, oltre al problema della mancata pluralità, emerge quello di un velato sessismo: Johansson ha dichiarato di essersi sentita più volte gravemente offesa a alcune domande che la HFPA le ha rivolto, le quali secondo lei arrivavano a sfiorare la molestia. Tom Cruise, altro volto più che noto nello star system hollywoodiano dei nostri giorni, ha dichiarato che riconsegnerà i suoi tre Golden Globes, vinti per Nato il quattro luglio, Jerry Maguire e Magnolia. Con questo sorprendente gesto, l’attore spera di incrementare l’attenzione pubblica sulla gravità della situazione, invitando a riflettere sul problema.