In questi giorni è uscito in tutto il mondo il secondo episodio della serie anime Chainsaw Man, adattamento televisivo dell’omonimo manga frutto del giovanissimo mangaka Tatsuki Fujimoto. Che la serie avrebbe avuto un grandissimo successo era cosa abbastanza prevedibile, le oltre 3 milioni di copie vendute a meno di due anni dall’uscita del primo volume sono una dimostrazione chiara di come questo shōnen abbia in poco tempo conquistato il Giappone e a catena tutto il mondo.
La serie diretta da Ryū Nakayama, in Italia distribuita sulla piattaforma streaming Crunchyroll, in poco meno di 24 ore dalla messa in onda del primo episodio è stata al centro delle tendenze di tutto il mondo raggiungendo i 400 mila post contenenti gli hashtag dedicati. La seconda puntata uscita il 18 Ottobre non ha deluso le aspettative, e ci si aspetta una crescita esponenziale della serie nelle prossime settimane. Inoltre l’aggregatore di voti MyAnimeList le assegna un punteggio di 8,96, posizionando Chainsaw Man nella Top 15 mondiale.
Siamo forse difronte ad un nuovo tormentone che ci accompagnerà per i prossimi anni? O forse questo fuoco che si è acceso così velocemente potrebbe aver vita altrettanto corta? Tutti gli indizi tra le le mani sembrano far protendere per la prima opzione.
Chainsaw Man, le ragioni di questo grande successo
In un mondo dove le paure più recondite degli umani prendono vita sotto forma di creature multiformi chiamate “diavoli”, un giovane orfano di nome Denji è costretto ad affrontarli per poter continuare a sopravvivere. Denji, in compagnia del Diavolo Motosega Pochita, combatte e uccide i mostri sotto compenso della potente Yakuza. A causa di un tragico evento, la vita e l’aspetto di del giovane hunter cambieranno radicalmente, trasformandolo in un ibrido capace di squarciare tutti i suoi nemici.
Sangue, violenza e mostri di ogni genere, Chainsaw Man da allo spettatore medio tutto quello che vuole, grandi combattimenti e scene slasher di forte impatto visivo, che difficilmente una volta viste potranno essere cancellate dalla memoria.