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Bridget Jones 4: Hugh Grant parla di un film da “fiume di lacrime”

E’ di qualche mese fa la notizia secondo cui Renée Zellweger tornerà ad interpretare Bridget Jones in Bridget Jones 4 (Bridget Jones: Mad About the Boy) quarto e forse ultimo capitolo della saga. Quello che ora è però emerso è il tono più cupo e triste che probabilmente il regista Michael Morris ha intenzione di dare all’opera. In un suo recente intervento al The Graham Norton Show l’attore inglese Hugh Grant, assente nel terzo film ma grande protagonista dei primi, ha espresso qualche piccolo commento su Bridget Jones: Mad About the Boy descrivendolo come “estremamente divertente, è anche molto, molto triste”.

Questo può certamente far storcere il naso ai fan della saga, abituati più alle grasse risate che ai pianti commoventi. E’ anche però vero che se Bridget Jones: Mad About the Boy dovesse essere il finale di una storia più che ventennale i momenti nostalgici e commoventi sono quasi d’obbligo.

Il film uscirà nelle sale il 14 febbraio del 2025. Molto probabilmente questo sarà uno dei grandi successi della primavera dell’anno venturo e forse il maggior incasso della saga dietro solo al primo film. L’ultimo capitolo uscito nel 2016 si portò a casa ben 211 milioni di dollari, risultando una delle commedie più fruttuose di quella stagione cinematografica. Ora non resta che attendere un primo trailer.

Bridget Jones: Mad About the Boy – trama

La trama del film si ispira all’omonimo romanzo uscito nel 2013. Protagonista sempre la tanto amata Bridget Jones, ora non più pasticciona e immatura ma madre single con due figli da crescere. Devastata dalla perdita del marito Darcy, spinta dagli amici la Jones inizia nuovamente a frequentare il mondo degli appuntamenti, dove incontra il trentenne Roxster. Il giovane provocherà un altro turbinio sentimentale nella vita di Bridget, ora in una nuova difficile fase della sua vita.

bridget jones
Un immagine tratta dal primo film su Bridget Jones

Davide Secchi T.
Davide Secchi T.
Cresciuto a pane e cinema, il mio amore per la settima arte è negli anni diventato sempre più grande e oltre a donarmi grandissime emozioni mi ha accompagnato nella mia maturazione personale. Orson Welles, Ingmar Bergman, Akira Kurosawa e Federico Fellini sono gli autori che mi hanno avvicinato a questo mondo meraviglioso.

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