HomeNewsBrad Pitt e il film che ha riacceso l’amore per la recitazione

Brad Pitt e il film che ha riacceso l’amore per la recitazione

Mentre il suo attesissimo film sull’alta velocità F1 è pronto a sfrecciare nelle sale, Brad Pitt ha recentemente voltato lo sguardo al passato, tornando con la memoria a uno dei momenti più cruciali e oscuri della sua carriera: l’uscita di Se7en, il thriller psicologico firmato David Fincher che nel 2025 compirà trent’anni.

Nel nuovo episodio del podcast Armchair Expert di Dax Shepard, l’attore premio Oscar ha raccontato un retroscena poco noto legato al periodo che ha preceduto il film: un’estate del 1994 vissuta all’insegna della confusione, della stanchezza e di uno stato che lui stesso ha definito “il periodo più malsano” della sua vita.

Brad Pitt

Le parole di Brad Pitt: “Seven mi ha salvato”

“Mi svegliavo, mi facevo una fumata, bevevo quattro Coca-Cola con ghiaccio e non mangiavo nulla,” ha raccontato Pitt. “Guardavo il processo a O.J. Simpson e mi chiedevo: ‘E adesso cosa faccio?’”.

Reduce da una serie di film di successo come Thelma & Louise, Vento di passioni e Intervista col vampiro, Brad Pitt sembrava lanciato verso l’Olimpo di Hollywood. Ma dietro le quinte, il suo rapporto con la recitazione era in crisi. “Avevo bisogno di staccare,” ha confessato, spiegando come, nonostante i riflettori, sentisse un vuoto creativo.

Tutto cambiò quando la sua manager e amica Cynthia gli mandò il copione di Se7en. Inizialmente, Pitt ne fu deluso: “Ho letto le prime sette pagine e ho pensato: ‘Sul serio? Il vecchio detective stanco e il giovane rampante?’. Ma lei mi ha detto: ‘Finiscilo’.”

E così ha fatto. In seguito, l’incontro con David Fincher si è rivelato decisivo. “Parlava di cinema come nessuno che avessi mai sentito. Aveva una visione chiara, cruda, senza compromessi. Ho ritrovato il desiderio. Quella sceneggiatura mi ha restituito la voglia di fare questo mestiere. Mi ha reintegrato. Mi ha salvato.”

Se7en, che vede Pitt nei panni del detective David Mills accanto a Morgan Freeman, non solo ha segnato una svolta nella sua carriera, ma ha anche consolidato il sodalizio artistico con Fincher, destinato a proseguire con altri progetti iconici come Fight Club e Il Curioso Caso Di Benjamin Button.

Oggi, mentre l’attore vive il ritorno adrenalinico con F1, il suo sguardo retrospettivo su Se7en non è solo un tributo a un capolavoro del cinema, ma anche una riflessione sincera su quanto la passione per l’arte possa spegnersi e, fortunatamente, rinascere.

Angela Pangallo
Angela Pangallo
Cresciuta tra i supereroi Marvel e le atmosfere del cinema indipendente newyorkese. Appassionata di narrazioni potenti e originali, amo esplorare il confronto tra le grandi produzioni hollywoodiane e le voci più intime e innovative del cinema d’autore. Cerco storie che lasciano il segno e parole per raccontarle.

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