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Black Parthenope: il thriller ambientato a Napoli

È appena arrivato nelle sale cinematografiche italiane il thriller ambientato a Napoli, Black Parthenope, che segna l’esordio alla regia di Alessandro Giglio, già sceneggiatore di Cobra non è di Mario Russo.

Il regista, con il contributo di Ivan Giglio alla sceneggiatura, ha scelto un titolo paradigmatico. Infatti si tratta di un thriller mozzafiato ambientato nella parte “scura” e profonda della città partenopea, Napoli Sotterranea, che con i suoi lunghi cunicoli e le ampie grotte rappresenta una piccola città nascosta, uno specchio inverso di quella più famosa da cartolina.

Il film parte dalla leggenda del “munaciello“, come tramandata da Matilde Serao, e ripresa più recentemente anche da Paolo Sorrentino nel film È stata la mano di Dio.  Seguendo la tradizione Black Parthenope prova a dare tocchi di modernità alla tradizione partenopea, ambientando il film nel ventre più profondo della città con l’obiettivo di ritrovare la luce che si trova sopra.

Durante le attività volte ad effettuare un sopralluogo per trasformare le cave di tufo in un mega-parcheggio di automobili (nella realtà Napoli Sotterranea è stata usata come deposito giudiziario di veicoli), i protagonisti della storia rimangono intrappolati, quasi inghiottiti, nel sottosuolo di Napoli. Travolti dalla paura proveranno a ritrovare la via per uscire dal dedalo, abilmente ripreso nella locandina del film, in cui si sono ritrovati.

Napoli

Black Parthenope è un thriller che rappresenta una novità nel panorama del cinema ambientato a Napoli, ma che a pieno titolo prova ad inserirsi nell’onda lunga del momento d’oro del cinema partenopeo. Non è un caso, come è stato sottolineato più volte, che gli ultimi David di Donatello siano stati all’insegna di Napoli, con le 5 statuette per È stata la mano di Dio, i riconoscimenti per Teresa Saponangelo, migliore attrice non protagonista con È stata la mano di Dio, Silvio Orlando, migliore attore protagonista in Ariaferma ed Eduardo Scarpetta, migliore attore non protagonista in Qui Rido Io, senza dimenticare Nostalgia di Mario Martone presentato all’ultimo festival di Cannes.

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