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Barbie the movie: vietato in Libano e Kuwait

Barbie the movie: le ragioni del ban in Libano

Barbie the movie, il fenomeno dell’estate con uno degli incassi più alti registrati al botteghino 2023, è stato vietato in Libano e Kuwait. Il film ha da poco raggiunto un traguardo importantissimo, superando il miliardo di dollari a livello globale e facendo guadagnare a  Greta Gerwig il titolo di prima regista donna a raggiungere un risultato del genere. Il lungometraggio ha però fatto parlare di sé ricevendo non poche critiche per gli argomenti trattati. Dopo essere stato vietato in Vietnam a causa di una cartina geografica controversa, oscurata invece nelle Filippine; è stato il turno di Libano e Kuwait, causa i suoi attentati alla morale e promozione dell’omosessualità. Il 9 agosto il ministro della Cultura libanese Mohammad Mourtada, ha deciso di vietare la programmazione di Barbie the movie, prevista per il 31 agosto. Procedendo poi a spiegare i motivi della decisione:

Barbie the movie promuove l’omosessualità e il cambio di genere, sostiene il rifiuto della paternità, mina e ridicolizza il ruolo della madre; e mette in discussione la necessità del matrimonio e della genitorialità“. 

Barbie the movie

Le motivazioni del Kuwait

Il lungometraggio è inoltre stato vietato in Kuwait, la decisione in questo caso è stato comunicata dal presidente del Comitato di censura cinematografica, Lafi Subaïei, una figura legata al ministro dei media, responsabile di:

vietare tutto ciò che mina la morale pubblica, l’ordine pubblico e le tradizioni, introducendo idee straniere nella società”. Lo stesso Subaïei ha specificato e ufficializzato la decisione a seguito della necessità di “rimuovere certe scene oscene, che incoraggiano comportamenti inaccettabili”.

Oltre a Barbie the movie, sempre in Kuwait è stato bannato un altro film appena uscito nelle sale Talk to Me. Horror campione d’incassi, a causa della presenza nel cast di un attore transgender, identificato non binario, Zoe Terakes. Nonostante nel lungometraggio non ci sia il minimo riferimento all’omosessualità. Indipendentemente dai ban Barbie the movie continua a scalare le classifiche.

Lucrezia Lugli
Lucrezia Lugli
La passione per il cinema mi ha accompagnato dall’infanzia all’età adulta, ma ho impiegato più del previsto a capire che sarebbe diventata la mia strada. Guardo ogni genere di contenuto da film a serie tv, questo comprende anche i più grandi successi delle piattaforme streaming.

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