Continuano a emergere nuove informazioni su Avengers: Doomsday, il prossimo film corale dei Marvel Studios, e Simu Liu è finalmente tornato nel gruppo dei Vendicatori, e non potrebbe esserne più felice.
In un’intervista con Collider per la promozione di In Your Dreams, la star di Shang-Chi e la leggenda dei Dieci Anelli ha riflettuto sul suo atteso ritorno in Avengers: Doomsday e sul motivo per cui questa esperienza ha riacceso il suo amore per il genere supereroistico.
Quando gli è stato chiesto come ha scoperto di far parte del nuovo film sui Vendicatori, Liu ha descritto il momento come un’esperienza surreale che gli ha ricordato perché si era innamorato degli eroi in primo luogo:
“È più o meno quello che pensi. Non voglio dire parole che saranno trasformate in frammenti sonori, ma credo che sia stata una sensazione incredibilmente emozionante sapere che saresti tornato e poter lavorare con così tante persone incredibili, il cui lavoro sono cresciuto guardando o che ammiro moltissimo. Vederli tutti indossare collant e spandex e giocare in questa splendida sandbox è stato come una lettera d’amore ai film di supereroi in generale.”
Liu ha poi aggiunto che, a suo avviso, il messaggio dei supereroi si era in parte smarrito e che il pubblico aveva bisogno di riscoprirlo, ricordando cosa li rendeva così importanti:
“So che ultimamente il mondo è diventato piuttosto cinico nei loro confronti, ma penso che sia davvero importante sapere dove sono nati i supereroi e questi fumetti”, ha spiegato Liu. “Sono stati una grande fonte di ispirazione per gli emarginati, gli strambi e i nerd. Hanno avuto così tanto successo perché parlavano davvero di questa idea: non importa chi sei, puoi trovare l’eroismo dentro di te.”

Avengers: Doomsday promette di far rivivere la magia dei supereroi
La riflessione di Simu Liu tocca un punto cruciale con cui anche la Marvel sembra confrontarsi: come riaccendere il cuore della narrazione supereroistica in un’epoca in cui il pubblico appare sempre più scettico, e, in certi casi, persino stanco dei cinecomics. Per l’attore, però, tornare sul set è stato un momento di svolta, che gli ha ricordato perché quelle storie fossero importanti fin dall’inizio, soprattutto per chi, come lui, si è sempre sentito un “emarginato, strambo o nerd”.
Quando gli è stato chiesto di raccontare il suo primo giorno sul set di Doomsday, Liu ha sorriso, lasciando trapelare la portata dell’esperienza:
“Devo stare attento a non rivelare troppo. Credo sia giusto dire che ci sono stati un paio di giorni in cui il campo base era pieno, e vedevi tipo 20 o 30 persone sul set contemporaneamente. È stato davvero travolgente. Voglio dire, parliamo anche della sindrome dell’impostore, per me. È stato molto da assimilare, ma poi la gente inizia a parlare e inizi a lavorare. A volte bastano una conversazione o un momento tra una ripresa e l’altra per creare delle vere connessioni. Poi, prima che te ne accorga, è come se fossi amico di tutti, e questa è senza dubbio la parte più significativa del processo per me.”
Una risposta che riflette perfettamente lo spirito dell’attore, ormai tra i volti più amati e riconoscibili dell’universo Marvel. Sebbene Liu non abbia rivelato alcun dettaglio concreto sul ruolo di Shang-Chi in Avengers: Doomsday, e difficilmente i “cecchini Marvel” gli avrebbero permesso di farlo, le sue parole lasciano intendere che il film sarà prima di tutto un’esperienza pensata per i fan, un ritorno all’essenza del genere.
Avengers: Doomsday uscirà nei cinema il 18 dicembre 2026.

