Tra i titoli più discussi di questa estate c’è sicuramente Alien: Romulus (qui la recensione di MovieMag) che ha subito dei cambiamenti rispetto alle attese. Il titolo, infatti, non era stato inizialmente pensato per la sala cinematografica. È stato lo stesso regista Fede Alvarez a rivelare che il film sarebbe dovuto approdare direttamente sulla piattaforma Hulu. La decisione era figlia del momento in cui la produzione era stata avviata, cioè durante la pandemia. Alvarez ha anche affermato che non ci sono stati mutamenti nel budget per il film, che si attestava attorno agli 80 milioni di dollari. La scelta di portare il nuovo capitolo degli Xenomorphi in sala si è rivelata vincente, quantomeno dal punto di vista commerciale. Sull’accoglienza della critica, invece, le reazioni sono state più frammentate.
Alien: Romulus il seguito di una saga (forse) infinita
Alien: Romulus è il settimo capitolo della popolare saga nata nel 1979 con la regia di Ridley Scott. Quest’ultimo film dovrebbe porsi cronologicamente proprio tra il primo film e Scontro Finale del 1986, titolo diretto da James Cameron. La saga, tra alti e (spesso clamorosi) bassi, è riuscita nell’intento di appassionare generazioni diverse. Un fatto confermato dal successo del film diretto da Alvarez al botteghino, quando siamo a oltre 45 anni dalla prima proiezione. Il personaggio principale dei primi film, Ellen Ripley interpretato da Sigourney Weaver è entrato di diritto nella storia del cinema.
Come già riportato da MovieMag il successo di Alien: Romulus è probabilmente inaspettato per le dimensioni che sta prendendo. Si tratta di una conferma dell’affetto che i fans nutrono nei confronti della saga. La caratterizzazione dei protagonisti è un elemento fondamentale di questo successo. Così come la capacità di Scott, nelle vesti di produttore, di intercettare – quasi sempre – il gusto del pubblico. Nel corso degli anni non sono mancate le critiche alla saga, che però si dimostra ancora vitale e in grado di riempire le sale.
